Libera Cronaca da Italia bene comune 1563 del 2 e 3 giugno 2015

Libera Cronaca da Italia bene comune 1563 del 2 e 3 giugno 2015

# Je suis Charlie

# No al facismo”

# Se togliendo i diritti agli operai si incentiva l’Occupazione, perché non togliere i diritti –privilegi ai politici italiani per incentivare la Democrazia?

Dal numero 1536 qualunque e-mail che sarà pubblicata sul blog liberacronacachenonce sarà anticipata da nome, cognome del soggetto che l’ha inviata e da questa SPECIFICAZIONE: il blog non si assume nessuna responsabilità in ordine alla veridicità delle comunicazioni. Ciò non ci esime eventualmente dall’ intervenire su quanto riteniamo pregiudizievole. E’ assicurato il diritto di replicare.

Il blogger Giuseppe Vezzoni

2 Giugno 2015 Festa della Repubblica, 69° anno della costituzione

La politica deve attendere al Bene Comune

Da Don Danilo D’Angiolo,addì 2 Giugno 2015

Caro Signor Giuseppe, se crede questo mio amaro intervento può pubblicarlo su Libera Cronaca e addirittura parteciparlo a chi meglio Lei crede, anche ufficialmente al PD e ai quotidiani locali. Grazie.

Versilia_ Leggo anch’io su Libera Cronaca e anche sui quotidiani dell’esito elettorale per la Regione. Mi permetto un osservazione che vorrei arrivasse addirittura a chi nei Partiti dovrebbe avere a cuore sempre il bene del territorio e non le pur legittime aspirazioni personali. Se la nostra Versilia, e parlo dei 4 Comuni, non ha con la Giunta Rossi un rappresentante, ciò evidenzia proprio una fallimentare gestione del PD. Ben conoscendo la struttura del Consiglio Regionale e le ripartizioni per Provincia, come sarebbe stato possibile un risultato positivo qui da noi per i due concorrenti? Se si voleva rappresentata la cosiddetta Versilia del Fiume, uno solo doveva essere il candidato e il risultato dei voti ottenuti doveva essere già preventivamente messo in conto.

La Politica è un servizio per la gente, i problemi reali del territorio; mai deve essere strumentalizzata per le sole ambizioni, e chi deve fare le scelte, a costo di scontentare qualcuno, deve sempre tener conto del Bene Comune. Mi permetto di affermarlo anche sulla base della Dottrina Sociale della Chiesa essendo Consulente Ecclesiastico nella Fondazione Studi Tonioliani. Speriamo che alla nostra Versilia ci pensi ora l’ex Presidente della Provincia e la giovane viareggina!

Re: Ringraziamo Mons. Danilo D’Angiolo per questo solenne richiamo al valore della POLITICA ed invitiamo i nostri lettori a leggere quanto scrivemmo su Libera Cronaca n. 1509 del 23 e 24 marzo 2015.

2 Giugno 2015

Festa della Repubblica a Sant’Anna di Stazzemadeposizione_anna_pardiniIMG_2584

Il Ministro del Land Baden Wuttemberg dona 30 mila euro a Sant’Anna

Comunicato a cura di 2muv, addì 2.6.2015IMG_2592

Sant’Anna di Stazzema- Italia e Germania, Sant’Anna di Stazzema e Stoccarda, hanno celebrato insieme la Festa della Repubblica con la cerimonia che si è svolta oggi pomeriggio, martedì 2 giugno a Sant’Anna di Stazzema. E’ stata inaugurata la Cappellina intitolata ad Anna Pardini, con i suoi 20 giorni la vittima più piccola della strage di Sant’Anna in quel tragico 12 agosto 1944 in cui furono massacrati 560 innocenti, recentemente recuperata con un intervento di ristrutturazione realizzato con il “Fondo per il futuro” messo a disposizione dal Governo Italiano e da quello tedesco. Il Ministro della Cultura, Gioventù e sport del Land del Baden Wüttemberg (che ha come capoluogo Stoccarda), Andreas Stoch ha preso un ulteriore impegno: donare 30 mila euro a Sant’Anna di Stazzema per la Piazza della Chiesa, uno dei luoghi dell’eccidio. La cerimonia si è aperta con la deposizione di un mazzo di fiori alla cappellina intitolata ad Anna Pardini, all’ingresso del paese: sono stati Siria, Adele, Licia e Vittorio Pardini, sorelle e fratello di Anna, a compiere il gesto in ricordo della sorellina uccisa dalla barbarie nazifascista. Per l’occasione hanno portato il loro saluto il Rappresentante della Repubblica Italiana, Ministro Plenipotenziario Carlo Lo Cascio, e il Rappresentante della Repubblica Federale di Germania, Ministro Plenipotenziario Susanne Schütz. A seguire le delegazioni si sono trasferite all’interno del Museo Storico della Resistenza per le orazioni e i saluti del Sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, del Presidente Associazione Martiri di Sant’Anna, Enrico Pieri, del Ministro della Cultura, Gioventù e sport del Land del Baden Wüttemberg, Andreas Stoch e a concludere l’Orazione Ufficiale del Sottosegretario Ministero dell’Interno Dott. Domenico Manzione. Al termine della cerimonia, il Sindaco Maurizio Verona e il vicesindaco Egidio Pelagatti hanno consegnato alle Forze dell’Ordine una targa di ringraziamento per il loro impegno in occasione della tempesta di vento del 5 marzo 2015 che ha causato ingenti danni al Parco Nazionale della Pace. Sono stati consegnati i riconoscimenti al Prefetto di Lucca, S.E. Giovanna Cagliostro; ai Vigili del Fuoco, con l’ing. Mariano Tusa; alla Polizia di Stato, tramite il Vicequestore Enrico Parrini; ai Carabinieri con il Comandante della Stazione di Seravezza Pino Pigliacelli, all’ispettore Stefano Santini del Corpo Forestale dello Stato; al Comandante della Capitaneria di Porto di Viareggio Capitano di Fregata Davide Oddone; al Capitano Fabrizio Tommasi per il Comando della Polizia Municipale di Stazzema .IMG_2594

Il recupero della cappellina è un gesto importante, non solo altamente simbolico”– ha detto Maurizio Verona, Sindaco di Stazzema. “Il 2 giugno è un giorno fondamentale per l’Italia ed è un’occasione per riflettere sulle elezioni dei giorni scorsi: molti cittadini non sono andati a votare. Questo diritto fino a 69 anni fa non era garantito a tutti e molti cittadini in questi giorni hanno rinunciato ad un loro diritto, il diritto di scegliere i rappresentanti delle istituzioni. L’elevata astensione deve far riflettere sia le istituzioni che i cittadini stessi, anche e soprattutto in occasione della Festa della Repubblica”. Verona ha ribadito con forza la determinazione per avere giustizia riguardo la strage di Sant’Anna.

E’ stato intrapreso un percorso in Germania per avere giustizia e verità, non vendetta. Questo percorso è stato fermato due volte, a Stoccarda e Amburgo. Il Tribunale di Amburgo aveva riacceso le speranze nei superstiti, nei familiari delle vittime e in tutti noi. Pochi giorni fa è stato comunicato che il processo riguardo Sommer non potrà avvenire per precarie condizioni di salute dell’imputato. A gennaio scorso sono stato ad Amburgo per parlare col Procuratore che assicurò un percorso serio e accurato del procedimento. L’avvocato Gabriele Heinecke, in Germania, vuole chiedere un riesame, tutti noi siamo assetati di verità. Proprio per questo il prossimo 10 novembre a Sant’ Anna ci sarà il Premio Letterario intitolato a Franco Giustolisi, il giornalista che per primo contribuì a far emergere la verità sull’Armadio della Vergogna”.

Il Ministro della Cultura, Gioventù e sport del Land del Baden Wüttemberg, Andreas Stoch ha ribadito la necessità di ricordare la strage di Sant’Anna. “Dobbiamo mantenere viva la memoria di quei crimini. Anche da noi c’è chi vorrebbe tirare una riga sugli orrori e le responsabilità dei criminali per le atrocità compiute durante la Seconda Guerra Mondiale, come accadde in Toscana e a Sant’Anna: questo non deve accadere, sarebbe come uccidere queste persone una seconda volta. Il Land dona 30 mila euro a Sant’Anna per proseguire un cammino comune per la diffusione della memoria, perché le vittime di Sant’Anna siano un monito per tutti noi, come tutte le persone che furono uccise dai Nazisti. A Stoccarda, davanti al mio Ministero, c’è una scritta scolpita in un muro che lo ricorda. Non si dovranno mai più compiere crimini di questo tipo, in nessuna parte del mondo, come disse il Presidente Gauck quando venne a Sant’Anna insieme al Presidente Napolitano”. Il Sottosegretario al Ministero dell’Interno, Dott. Domenico Manzione, ha letto il messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato in occasione del 2 giugno a tutti i Prefetti.

E’ un riconoscimento ai Prefetti e a tutti coloro che lavorano nel territorio, un messaggio di unità in cui Mattarella lancia un monito: la politica deve smettere di essere conflittuale e verbosa. Ma, soprattutto, la politica deve essere intesa come servizio, non come strumento di potere e deve tenere lontano la corruzione. Il Presidente nel suo discorso allude al concetto di condivisone, che renda la politica trasparente, invitando ad educare alla legalità”. Il Sottosegretario Manzione ha evidenziato l’importanza della Festa della Repubblica.

La scelta della Repubblica è stata pagata col sangue e ad essa ha fatto seguito la nostra Costituzione, un compromesso, nel più alto significato del termine, tra correnti di pensiero. Per questo la Festa della Repubblica trova a Sant’Anna di Stazzema il senso più profondo: rappresenta il faro quotidiano del nostro agire e se oggi abbiamo la Repubblica lo dobbiamo a quelle vittime”.

Commosso il Presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna, Enrico Pieri, che ha ricordato “Aldo Berretti, Giancarlo Guidi e Giancarlo Berretti che presero parte alla costruzione della Cappellina in memoria di Anna Pardini. Oggi sono soddisfatto”– ha detto Pieri- “perché è un giorno importante: bisogna non dimenticare che il 2 giugno 1946 è stato fondamentale per le donne che, grazie anche al sacrificio di tante donne che presero parte alla Resistenza, hanno ottenuto il diritto al voto”.

Determina 130/2015 vizio nell’oggetto. Da revocare. L’ha chiesto il consigliere Lorenzoni

Dal Consigliere Comunale Gian Piero Lorenzoni, addì 1.6.2015

Al Responsabile dell’Area Cultura, Al Sindaco Al Segretario p.c.: Al Prefetto di Lucca.

Oggetto: determina 130/2015.

Stazzema_ Con la determina di cui all’oggetto si è avviata la procedura di gara per la gestione delle visite, dell’accoglienza e delle attività del Museo Storico della Resistenza e del Parco nazionale della pace di Sant’Anna di Stazzema.

Senza, al momento, entrare nel merito della procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara rilevo e pongo alla vostra attenzione quanto previsto al punto 1. della determina nr.130 del 13.05.2015.

Si dice: “ 1. di avviare le procedure per l’appalto della gestione educativa del nido d’infanzia di Pontestazzemese, per il periodo 01.06.2015 – 31.05.2017 con importo a base d’asta di € 131.322, 21 ……omissis”.

Appare subito evidente il palese errore nella predisposizione di un atto che erroneamente cita la gestione educativa del nido di infanzia di Pontestazzemese anziché le attività inerenti Sant’Anna come meglio sopra specificato.

Alla luce del rilievo evidenziato chiedo se l’amministrazione comunale, o meglio il responsabile del servizio che ha assunto l’atto, intenda avvalersi della potestà di autotutela e annullare o revocare il procedimento amministrativo intrapreso per la presenza di un così grave vizio sostanziale.

Secondo chi scrive è configurabile l’illegittimità dell’atto approvato constatata l’incongruenza tra l’oggetto e la parte dispositiva e ciò non può considerarsi un mero errore materiale risolvibile con una semplice correzione.

E’ evidente che il contrasto tra le disposizioni non consente chiaramente di determinare con certezza quale sia l’oggetto di gara.

Pur considerando l’esigenza di salvaguardare l’attività amministrativa già svolta, secondo chi scrive, è da considerare necessaria la riassunzione dell’atto viziato, anche per evitare eventuali azioni in danno ed a carico dell’amministrazione appaltante.

In conclusione mi preme ricordare al sindaco le sue improvvide affermazioni quando ammoniva lo scrivente sul fatto che la mozione presentata dal nostro gruppo consiliare, posta in discussione all’ultimo consiglio comunale, era, secondo lui, solo il frutto di un approssimativo ed evidente copia e incolla.

A questo punto vorrei consigliare al sindaco ed a chi legge di verificare con maggiore accuratezza non già quanto va facendo un modestissimo consigliere di minoranza, ma piuttosto chi è nominato responsabile della gestione di un’attività quale quella in esame, che certamente merita una maggiore attenzione.

In attesa di conoscere le determinazioni che chi legge vorrà assumere, si saluta

Silicani non meritava il triste trattamento ricevuto nel paese di Levigliani

Da Giuseppe Rossi, addì 1.6.2015

Caro Giuseppe, ti sei dimenticato che Elisa Montemagni della Lega Nord e residente nel comune di Massarosa e’ stata eletta consigliere regionale per la Lega Nord.

Per quanto riguarda il tuo articolo sul voto, mi sembra che tu abbia centrato in pieno le frazioni opportuniste, e sopratutto, il Silicani dal paese di Levigliani non si meritava questo tristo trattamento, anche perché’, rivisitando il suo mandato, ci rendiamo conto quante volte ha difeso il paese di Levigliani anche andando contro le leggi d’Italia

La e-mail a Morabito era indirizzata anche a teLibro Paoletti 001

Da Paolo Paoletti,addì 1.6.2015

Ti offendi solo quando ti metto sullo stesso piano degli altri. So benissimo che non sei come quelli che campano sulle menzogne che distribuiscono da decenni a generazioni di giovani ma non hai preso posizione sui morti e sui feriti fascisti. Oggi chi tace è complice. Infine non ti vergogni a prendere in giro le sorelle Pardini che hanno sempre detto che i tedeschi protestavano mentre i fascisti sparavano? Oppure lo hanno detto in tribunale e quindi sei scusato perché tu leggi solo la sentenza ?ALL'ALBA-DI-SANT'ANNA_lineLibro  Un prete indifeso in una storia a metà

Re: La nostra posizione è chiara ed è stata espressa sui libri che difendono don Giuseppe Vangelisti e che hanno tolto dal vergognoso oblio storico e morale la figura di don Fiore Menguzzo. Anche i nostri riferimenti sono chiari e inappuntabili,tanto che ne hai fatto uso. Siamo orgogliosi dei nostri lavori e per come ci siamo mossi in un ambiente ostile e falso, che tuttavia non ci ha condizionati ma invero motivati al massimo. Siamo stati i primi a sollevare dei dubbi sulla verità giudiziaria italiana e abbiamo dedicato fin dal 2006 un capitolo sulla presenza di italiani e fascisti a Sant’Anna di Stazzema e abbiamo scritto che Cesira Pardini ha confermato in aula che a “sparare alla madre fu sicuramente un italiano” . Questa testimonianza ed altre pongono una questione seria sulla sentenza italiana: se ad uccidere la madre di Cesira Pardini fu un italiano, i dieci condannati all’ergastolo chi uccisero? Non la madre di Cesira Pardini.

Allora, se i fascisti assassini uccisero, non andavano scisse le responsabilità omicide fasciste da quelle naziste? Occorreva o no circostanziare la responsabilità soggettiva per ciascuno degli imputati, tanto più che il nazista Lippert, con la sua audizione, si autoescludeva, senza saperlo, dallo scenario criminale della piazza della chiesa di Sant’Anna che pensava invece di raccontare poiché nel 1944 non poteva esserci una camion parcheggiato a 500 metri dalla chiesa. A Sant’Anna non esisteva alcuna strada carrozzabile.

Giuseppe Vezzoni,addì 2.6.2015

“Il regno animale di Ugo Guidi” 6 giugno – 26 luglio 2015 a cura di Veronica FerrettiBue squartato - 1962

Da Mug, addì 1.6.2015

Pistoia_ La Fondazione Jorio Vivarelli di Pistoia ospita la mostra di sculture e disegni del maestro Ugo Guidi dal titolo “Il regno animale di Ugo Guidi”.le Pleiadi - 1973

La mostra delle opere di Ugo Guidi (1912-1977) comprende 17 sculture in marmo, pietra, terracotta, bronzo e ceramica e 5 tra tempere e disegni che segnano il percorso di evoluzione artistica e stilistica del Maestro di oltre un trentennio, dagli anni ’40 ai ‘70.

L’esposizione sarà inaugurata sabato 6 giugno 2015 alle ore 18 presso la Fondazione Jorio Vivarelli di Pistoia, via Felceti 11 Pistoia, e sarà visitabile fino al 26 luglio 2015 ad ingresso libero con orario dal lunedì al venerdì 9 – 13, sabato 9 -13 e 15 – 20.

Nell’inesauribile repertorio di forme, materiali e soluzioni tecniche adottate dallo scultore versiliese Ugo Guidi trova posto un filone figurativo dedicato agli animali che attraversa tutto l’arco della sua produzione artistica, a testimonianza di un interesse mai sopito verso il mondo rurale.

Per chi è avvezzo a frequentare il panorama espressivo dell’arte contemporanea, con la sua varietà di linguaggi e la “spettacolarizzazione del quotidiano”, rimarrà particolarmente attratto da queste opere che nascono da un’indagine volta alla riscoperta dei valori della civiltà contadina resa nella sua più autentica genuinità.

La dignità del mondo rurale sta nella certezza che ogni frutto, ogni spiga, ogni piccolo guadagno sono ottenuti col sudore della fronte e con il rischio dell’alternante andamento delle stagioni; sta nella tradizione e nel ripetersi di gesti apparentemente uguali ma, in realtà, arricchiti dall’esperienza di passate generazioni, nella gerarchia di valori, nella continuità di una saggezza consegnata dagli anziani ai giovani; sta, infine, nel giusto equilibro dell’uomo con l’ambiente e con il mondo animale che allevia le sue fatiche nel lavoro dei campi.Pecora - 1964

Le opere di Ugo Guidi rendono omaggio al rapporto umano e ancestrale con il suo territorio e fanno riflettere sulla frenesia dei tempi moderni, di una civiltà, come quella in cui viviamo, governata dalle macchine e dalla tecnologia. Cesare Pavese già nel lontano 1941 sosteneva, con un filo di disperazione “Ormai devono essere morti anche i cavalli”, una profezia raccolta, trent’anni più tardi, da Pier Paolo Pasolini che traccerà, con lucidità e dolore, il repentino trapasso da una civiltà contadina ad una post-industriale.

Testimoni dei tempi moderni come Joseph Höffner, uno dei massimi esperti della moderna dottrina sociale cattolica, ha sottolineato la perdita del focolare nel suo significato coesivo di abitazione contadina nella quale uomini e animali vivevano in perfetta armonia tra loro e con l’ambiente. Di questo mondo, nel campo delle arti figurative, è testimone anche Ugo Guidi con la variegata rappresentazione dei suoi animali.

Capretta del 1946, Maialino del 1944, Gatto che dorme del 1948 sono bellissime opere con le quali egli recupera stilisticamente quel linguaggio che prende le mosse dalla lezione del grande scultore Libero Andreotti e del carrarese Arturo Dazzi autore, ad esempio, del Cavallino, 1927, (Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma). Si tratta di un repertorio che Ugo Guidi conosce bene per la sua formazione culturale, per l’esercizio continuo di docente in ambito accademico, ma anche per i rapporti con l’ambiente artistico della Versilia, particolarmente ricco di fermenti culturali nel primo Novecento, allorché la Versilia era frequentata da personaggi di fama internazionale quali D’Annunzio, Pascoli, Puccini, Campana, Pea, Ungaretti, Viani, Nomellini, De Witt, solo per citarne alcuni.

Nelle opere giovanili di Ugo Guidi – Pecora del 1957 in terracotta, Pecora del 1959 in tufo della Versilia e Meriggio dello stesso anno – si ammira la modulazione della materia spinta fino al limite del virtuosismo per la lucentezza e il candore del vello. Sono opere di una poetica realistica, frutto di un approccio che deriva della tradizione. Il linguaggio della campagna è ricco di espressioni legate a cose concrete, al lavoro dell’uomo e agli animali.

Se osserviamo le opere della maturità percepiamo, invece, una progressiva trasformazione della visione con la quale quello stesso mondo rurale e il regno animale si presentano agli occhi dello scultore.

Così come nella poesia “Il bove” di Giovanni Pascoli l’animale diventa metafora di una realtà inconoscibile che solo il poeta può rappresentare come se la vedesse attraverso gli occhi dell’animale, così “I buoi” di Ugo Guidi (1974), accoppiati così tanto da apparire bifronti, producono una resa straniante della realtà come se l’immagine diventasse frutto di una psiche dominata dall’inquietudine e dal mistero.

«C’è come una pietas virgiliana innata, tipica dell’animo di Guidi – scrive Marzio Dall’Acqua – una sottile e persistente malinconia dell’esistere, un’inquieta nostalgia per un altrove che rende instabili, ma che allo stesso tempo coinvolge ed accomuna cose, uomini ed animali in una fragilità emotiva, pronta a rompersi, a frantumarsi. Ed è questa l’evoluzione dell’opera di Guidi. Ed è qui che ci sono tutte le premesse delle ricerche future».

A conferma di ciò basta guardare i suoi cavalli e cavalieri, uno dei temi più insistentemente ripetuti da Ugo Guidi, per accorgersi come l’evoluzione dello stile con il quale sono rappresentati sia tutta interna alla materia, frutto della riflessione e dell’inquietudine interiore dell’artista. Evoluzione e sperimentazione che si spinge fino ad arrivare alle figure-totem di Bestia del 1972, a quelle mitologiche come Le Pleiadi del 1973 e all’Amazzone a cavallo del 1974.

In queste sculture l’artista abbandona la lucidità delle prime opere quasi volesse significare che solo i poeti e gli artisti possono essere i medium dell’età contemporanea: i primi utilizzando il simbolismo dell’espressione lirica, i secondi sollecitando conoscenze intuitive attraverso forme ermetiche.

La fuga nell’arcaico, nel totemico e nel mitologico dimostra il disagio dell’artista nella società moderna e nella visione di tutto ciò, negli ultimi anni della sua vita, Guidi raggiunge la convinzione che il mondo dei “vinti”, di verghiana memoria, era in realtà un mondo di vincitori.” Veronica Ferretti

Dove: Fondazione Jorio Vivarelli – Felceti 11 – Pistoia

Quando: 6 giugno 2015 – 26 luglio 2015

Inaugurazione: 6 giugno ore 18 . Ingresso libero.

Orario: dal lunedì al venerdì 9 – 13 , sabato 9 -13 e 15 – 20

Info: 0573/477423 segreteria@fondazionevivarelli.it

museougoguidi@gmail.com / 0585 348510 / 3483020538 http://www.ugoguidi.it

I volumi editi dal Museo Ugo Guidi come “Edizioni Museo Ugo Guidi” sono reperibili al Museo o su http://www.libreriauniversitaria.it di Casalini Libri distributore.

Blog liberacrobacachenonce mese maggio 2015

Da Giuseppe Vezzoni, addì 2 giugno 2015

Le visite al blog liberacronacachenonce nel mese di maggio 2015 sono state complessivamente 7.642 per una media giornaliera di 232 contatti. Si conferma il decremento di contatti nonostante il blog sia più equilibrato e più professionale man mano che si acquisisce.

Come foglio di Stazzema bisogna annotare che la nostra motivazione di astenerci dal voto, resa pubblica alle ore 11,01 di domenica 31 maggio su Libera Cronaca, ha trovato un clamoroso riscontro con il comportamento dell’elettorato di Stazzema, ma anche italiano. La partecipazione del 37,51% degli aventi diritto stazzemesi è un segnale inequivocabile che la Comunità di Stazzema diventa sempre più disaffezionata a questa politica, che c’è un grosso problema di partecipazione e condivisione delle scelte e delle politiche fiscali, sentite soprattutto come atti oppressivi e penalizzanti il vivere in montagna. Dall’ affluenza dell’ 85% ed oltre di 25 anni fa siamo passati al 37,5% del 31 maggio 2015. La causa la motiviamo ogni giorno su Libera Cronaca, ma forse ci sbagliamo. Tuttavia, per come si sono comportate le comunità di Levigliani, di Retignano e di Pruno nei confronti dell’ex sindaco di Stazzema Silicani ne traiamo una non certo edificante conferma civica. Anche per questo non siamo saliti oggi a Sant’Anna di Stazzema: questa Seconda Repubblica ha scavato un profondo solco di distacco tra i cittadini e la politica e le istituzioni. Il palcoscenico è perfetto ma il dietro le quinte meno. E’ lì che stanno i cittadini che tirano la carretta e pagano gli sprechi, i privilegi, i vitalizi e il magna magna della politica che se la suona e se la canta nel paese che siamo diventati.

Stamani a Pruno ci siamo tolti alcuni sassolini dalle scarpeDSCN0551

Da Giuseppe Vezzoni,addì 2.6.2015

Stazzema_ Mulina, Iacco, Risvolta, Pruno, Seravezza,Mulina, questa è stata la pedalata di stamani, breve ma avvertita sulle rampe sotto Volegno. A Pruno, a chi di dovere, abbiamo riportato il nostro pensiero per come la Comunità si è comportata nei confronti dell’ex sindaco Silicani. Abbiamo detto a voce alta che con siffatti esempi di vera ingratitudine non si va da nessuna parte, che invece del bene comune si pensa al proprio interesse e a conservare una opportunità di vantaggio. Se l’ex sindaco Silicani era inadeguato, occorreva dirglielo a tempo opportuno, quando comandava, e non in maniera così proditoria, dando più preferenze al compagno antagonista Ettore Neri. Occorreva dirglielo in faccia, quando ha realizzato per 80/90 utenze l’impianto del Teleriscaldamento, costato oltre un milione di euro, di cui 500mila euro caricati addosso a tutta la Comunità di Stazzema con un rateo pluridecennale.

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

2 risposte a Libera Cronaca da Italia bene comune 1563 del 2 e 3 giugno 2015

  1. Riccardo Migliorini ha detto:

    Caro Giuseppe colgo l’occasione dell’intervento di Giuseppe Rossi per esprimere quello che sento nel cuore. Non entro nel merito se Michele Silicani abbia ricevuto o meno un triste trattamento da parte degli abitanti di Levigliani in quanto non conosco la situazione del paese e non conosco come il Michele Silicani sindaco di Stazzema si sia comportato nei confronti di quel paese. Da elettore versiliese di sinistra anche se non iscritto al PD mi viene da dire a Michele Silicani: complimenti, a causa del tuo smisurato ego e dell’insipienza del segretario del PD versiliese che non ti ha fermato ancora una volta non abbiamo un consigliere di maggioranza che rappresenti a Firenze il nostro territorio. Inoltre mi viene dal cuore dirgli: parlamento nel 2013, regione nel 2015, ma non riesci proprio a stare fermo un giro e a non candidarti almeno una volta? Guarda che nella vita si possono fare molte altre cose oltre che il candidato.
    Riccardo Migliorini

  2. Pingback: 2. Juni 2015: Einweihung der Cappellina in Sant’Anna | Solidarität mit Sant'Anna di Stazzema

Lascia un commento