Libera Cronaca da Italia bene comune di pochi n. 1874 del 20 e 21 luglio 2016

Libera Cronaca da Italia bene comune di pochi n. 1874 del 20 e 21 luglio 2016

Je suis Charlie

# No al facismo”

# Se togliendo i diritti agli operai si incentiva l’Occupazione, perché non togliere i diritti -privilegi ai politici italiani per incentivare la Democrazia?

# Non si può condannare la parola

#stiamoconDavigo”

Dal numero 1536 qualunque e-mail pubblicata sul blog liberacronacachenonce sarà anticipata da nome, cognome del soggetto che l’ha inviata e da questa SPECIFICAZIONE: il blog non si assume nessuna responsabilità in ordine alla veridicità delle comunicazioni. Ciò non ci esime eventualmente dall’ intervenire su quanto riteniamo pregiudizievole. E’ assicurato il diritto di replicare. Evitiamo le offese, il turpiloquio, le ingiurie alla razza/sesso/religione e il ricorso al linguaggio che violi la legge italiana, istighi a delinquere, alla violenza, alla diffamazione, ecc.. Precisato ciò, il blog liberacroanacachenonce non potrà essere ritenuto responsabile per eventuali commenti lesivi dei diritti di terzi.

Blogger Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

MOZIONE Riforma Costituzionale

Al Presidente del Consiglio Comunale di Stazzema

Al Segretario Comunale

Ai Consiglieri Comunali

Oggetto: MOZIONE Riforma Costituzionale

Unisco alla presente il testo della mozione ad oggetto: MOZIONE Riforma Costituzionale e chiedo sia iscritta all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale secondo le disposizioni stabilite dal regolamento del consiglio comunale.

Sicuro del favorevole accoglimento, con l’occasione saluto

Il Consigliere Comunale

Gian Piero Lorenzoni 18.7.2016

MOZIONE Riforma Costituzionale

PREMESSO che viviamo in una Repubblica parlamentare e non in una Repubblica Presidenziale, e che spetta quindi unicamente al Parlamento e non al Governo, qualsiasi iniziativa di revisione costituzionale così come recita l’articolo 138 della Costituzione, nata dalla resistenza, che fissa tempi e procedure per modificarla.

PREMESSO inoltre che per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana:

– un Presidente del Consiglio detta la propria volontà di riscrivere gran parte della legge fondamentale della nostra Repubblica per cambiare la struttura delle Istituzioni democratiche cosi come sancite dalla Costituzione del 1948;

– un Parlamento eletto con un sistema elettorale (Porcellum) dichiarato illegittimo sia dalla Corte Costituzionale (sentenza n. 1/2014), che dalla Corte di Cassazione (sentenza n. 8878/2014) e stato chiamato ad esprimersi appunto su un sistema elettorale (ITALICUM approvato nel Maggio 2015 come Legge 52 ma in vigore dal 1° Luglio 2016) e su riforme costituzionali (SENATO) destinate a stravolgere l’assetto democratico del nostro Paese;

CONSIDERATO che in questo percorso accelerato di riforme costituzionali i cittadini sono stati volutamente esclusi nonostante che:

– l’Articolo 1 della Costituzione reciti: “La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”;

– nel Referendum del 2006 il popolo italiano si sia già espresso respingendo la riforma costituzionale dettata dal Governo Berlusconi, per sostenere e confermare il modello di Stato e l’intero ordinamento democratico voluto e condiviso dai nostri Padri costituenti che, ricordiamolo, rappresentavano tutti i partiti che avevano lottato contro il nazifascismo;

RITENUTO che le riforme del sistema elettorale e del Senato andranno a ledere profondamente i diritti costituzionali dei cittadini che non potranno scegliere i loro rappresentanti in Parlamento, in quanto:

– il Senato della Repubblica non sarà più eletto direttamente dai cittadini (Art. 58 della Costituzione), ma sarà ridotto ad una assemblea di 100 senatori, di cui 5 nominati dal Quirinale e 95 amministratori scelti dai Consigli Regionali, che se da una parte non avranno lo stesso potere legislativo della Camera dei Deputati, dall’altra, pur continuando a svolgere il ruolo di amministratori, regionali e comunali, acquisiranno inopinatamente il diritto all’immunità parlamentare al pari dei deputati;

– la legge elettorale (ITALICUM) ricalca, peggiorandola, l’anticostituzionale “Porcellum”, e disattende la sentenza della Consulta perchè continua a negare il voto diretto dei cittadini ed il loro diritto ad esprimere senza vincoli le proprie preferenze (artt. 1, 3, 48, 56, 58 della Costituzione). Tale legge, infatti, ripristina un Parlamento di nominati dai Partiti e, ripropone di fatto, un sistema fortemente maggioritario con un altissimo premio di maggioranza;

RITENUTO, inoltre, che il combinato disposto tra queste riforme della Legge elettorale e del Senato:

– da una parte offrirà un potere praticamente assoluto al Partito o alla Lista che, con solo il 40% dei voti, conquisterà il 55% dei seggi della Camera dei Deputati (340 seggi) con una maggioranza che determinerà la composizione dell’organo che deve vigilare sulla Costituzione, la Corte Costituzionale, la composizione del Consiglio Superiore della Magistratura e l’elezione dello stesso Presidente della Repubblica; con l’aggravante che, se nessun Partito o nessuna Lista supererà la soglia del 40% dei voti, si andrà al ballottaggio dove potrà ottenere il premio di maggioranza (e quindi la garanzia e la certezza di governare il Paese) il Partito o la Lista che prenderà più voti dell’altro/a;

– dall’altra comprimerà ulteriormente il diritto alla “sovranità popolare” dei cittadini, modificando e mortificando gli Istituti costituzionali di democrazia diretta, Referendum (Art. 75) e Leggi di iniziativa popolare (Art. 71) alzando le soglie per il loro esercizio (da 500.000 a 800.000 per i Referendum abrogativi e da 50.000 a 150.000, appunto per le Leggi di iniziativa popolare).

TUTTO CIO’ PREMESSO

Il CONSIGLIO COMUNALE DI STAZZEMA

1. Esprimendo fortissimo allarme per la deriva autoritaria in atto contro la quale si stanno costituendo in tutta Italia Comitati referendari per il NO al referendum confermativo promosso dal Governo Renzi sulla riforma costituzionale;

2. Ribadendo che l’obiettivo della “stabilità del governo del paese e dell’efficienza dei processi decisionali nell’ambito parlamentare” non può “produrre un’alterazione profonda della composizione della rappresentanza democratica, sulla quale si fonda l’intera architettura dell’ordinamento costituzionale vigente” come ha scritto la Consulta nella sentenza n. 1/2014

tutto ciò premesso:

IMPEGNA il Sindaco, la Giunta Municipale e il Presidente del Consiglio Comunale

a farsi promotori della volontà espressa dal Consiglio Comunale ed a inoltrare il presente atto consiliare:

– Al Presidente della Camera dei Deputati;

– Al Presidente del Senato;

– Ai Capigruppo Parlamentari di Camera e Senato;

– All’ANCI Nazionale

– Ai Comuni della Provincia di Lucca

– Al presidente della Giunta e del Consiglio della Regione Toscana

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ZTL in Via Monte Altissimo

Dal M5S di Seravezza, add’ 20.7.2016

Seravezza_ Al M5S Seravezza la situazione della ZTL alla Desiata, appare grottesca. 

Partendo da Seravezza, si può transitare con i veicoli sino alla pozza della Desiata, dove uno slargo che funge da parcheggio, pieno di rovi, accoglie i visitatori; da lì in poi solo a piedi, perchè oltre alla segnaletica di inizio ZTL ( solo in italiano ), limitando il transito ai soli residenti, troviamo una transenna che occupa mezza carreggiata. 

Il divieto di transito, non ha una motivazione logica, perchè quella addotta dagli organi competenti, cioè la ” sosta selvaggia ” dei veicoli sulla carreggiata, che intralcerebbero il passaggio dei mezzi di soccorso, il vietare il transito non pare pertinente. 

Anche sulla questione divieto di sosta c’è da eccepire: basterebbe ripulire dai rovi lo slargo della pozza e sistemarlo adeguatamente e prevedere aree di sosta per gli scooter nelle varie piazzole esistenti lungo il percorso così da non creare particolari problemi di viabilità. 

Allora perchè tale provvedimento?? Forse perché essendo le auto, poste al di fuori dalla carreggiata, verrebbero meno i presupposti per elevare sanzioni di infrazione al codice della strada ?? 

Questa paradossale situazione appare come un film già’ visto, in linea con la precedente amministrazione, cioè una ferrea opposizione ad uno sviluppo turistico sportivo e ricreativo della valle, congiuntamente alla mancanza di un monitoraggio puntuale dell’alveo fluviale, che certe attività consentirebbero. 

Durante la recente campagna elettorale, abbiamo sentito” fiumi “di parole su rivalutazione ed incentivazione turistica dell’ entroterra, necessità di mantenere ” vivi ” i paesi montani le culture dei luoghi, volontà di preservarne le tradizioni e necessità di stimolare nuove attività attrattive, che in altri luoghi sono fonte di reddito per i residenti pur preservando il territorio. 

Ma sono forse queste le modalità per ottenere ciò che è stato dichiarato?? 

Giorni fa, salendo lungo la strada, abbiamo trovato parcheggiate due auto, e alcune persone che stavano indossando mute ed imbrachi per scendere nel torrente a praticare una splendida realtà qual è il Canyoning, Informati che rischiavano di essere multati sono rimasti esterrefatti!! 

Erano francesi: nelle gole del Verdon ed in Corsica ci campano col torrentismo, qui gli rimuoviamo i veicoli e gli rifiliamo una multa……complimenti!!! 

Evidentemente la “giovane” giunta seravezzina, o ignora l’ esistenza di questo sport o non lo ritiene meritevole di attenzione. 

Dovrebbero essere sistemati i cartelli (attualmente illeggibili) che riportano informazioni utili in caso di piena improvvisa, inserendoci un numero telefonico di soccorso che sia gratuito e rispondente agli organi competenti. 

Ripulire dai rovi che sbattono in faccia a chi scende verso valle in bici o scooter, costringendo a spostarsi in mezzo alla strada (peraltro piena di buche) che creano pericolo. 

A fronte di tutte queste restrizioni veicolari, è presente un consistente traffico di mezzi pesanti che trasportano marmo, i quali se incrociassero un mezzo di soccorso, non ne consentirebbero assolutamente il passaggio!! 

Quale titolo preferenziale ha un dipendente di una cava o un camionista, rispetto ad una guida, la quale accompagna dei clienti nel fiume, o un dipendente o un cliente di un ristorante di Azzano? Si usano forse vari pesi e varie misure in base all’attività svolta??

E’ pur vero che a pensar male si fa peccato, ma qualche volta è inevitabile…..40 ton. sulle ruote, sono forse meno ingombranti e meno pericolose di 20 scooter ben parcheggiati???

Questa è la situazione. Sarebbe auspicabile che la nuova amministrazione trovasse quantomeno la volontà di informarsi, di incuriosirsi, di essere stimolata a capire cosa abbiamo in ” casa “, un capitale naturale inestimabile da preservare, da sviluppare, da amare, una forma alternativa alla devastazione che circonda questa valle, imbastendo un progetto serio e riqualificante, il quale garantirebbe un auto sostentamento dell’indotto generato, svincolando le casse comunali da costi insostenibili.

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Lei riesce a coinvolgermi quasi sempreDSCN5045

Breve riflessione di mons. Danilo D’Angiolo sulla giornata di sabato 16 luglio: la presentazione dell’Atlante delle stragi a Mulina e le esequie di Eugenio Berretti a Sant’Anna

Da Mons. Danilo D’Angiolo, addì 20.7.2016

Caro Giuseppe,

Mulina di Stazzema il 16 di Luglio c.a. ha avuto per la Versilia la responsabilità e l’onore di un collegamento con il Parlamento Italiano e con la Germania; anzi, il Comune di Stazzema, nella persona del suo Sindaco Maurizio Verona, ha avuto la dimostrazione certificata di risultare definitivamente inserito nella Storia d’Italia. Perché l’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia 1943 – 1945, realizzato con la Direzione e Presidenza del Prof. Paolo Pezzino, ha “sprovincializzato” le vicende nostre del 1944, affrancandole da letture e interpretazioni localistiche,  talvolta contraddittorie e spesso conseguenti a divisioni ed appartenenze partitiche.

Ora l’impegno è di pubblicizzare al massimo il Sito dove si può consultare e attingere. Se io fossi il Sindaco di Stazzema, estrapolerei quanto è scritto ufficialmente per i fatti della Versilia, mi sono permesso di sollecitare anche i due Consiglieri Comunali presenti, e diffonderei un libro ad hoc in tutte le Scuole dei nostri 4 Comuni della Versilia, cercando di farne divenire materia di studio obbligata proprio nel programma scolastico.

Tante sono le ricorrenze che in Versilia partono e prendono spunto dal 1944, a partire dalle Commemorazioni del 25 Aprile e su su fino a quelle estive. D’ora innanzi la “Memoria” è e deve essere quella davvero storica, quella che ognuno può e deve apprezzare nel complesso e completo lavoro del prof. Paolo Pezzino.

Caro Giuseppe, nell’e-mail di lunedì 18 mi chiede anche “poche righe sulla partecipazione al funerale di Eugenio Berretti”. Lo faccio volentieri.

La Chiesa di Sant’Anna, sabato 16, era stracolma e così la piazza della Chiesa, ed è stato corale l’applauso dei presenti all’uscita del feretro prima dell’ultimo viaggio. Mi sorprende l’atteggiamento del Sig. Enrico Pieri, che anche quando la mattina del 16 gli ho parlato del funerale, ha dimostrato distacco e indifferenza, e del resto come pure a Lei.

E’ vero che Eugenio “non era di Sant’Anna” perché è nato da ANGIOLO BERRETTI il 9 Aprile 1957 ma figlio del caro superstite. Eugenio era sempre a Sant’Anna. Non sarà che la distanza e il distacco del Sig. Pieri dia ragione a Romina Berretti, nipote del nonno Angiolo che l’ha definito purtroppo superstite di serie B dell’eccidio, addirittura una voce scomoda? Eugenio ha conservato tutte le memorie del padre Angiolo che ora sono nelle mani di Romina.

Comunque, al funerale insieme al cavalier Ennio Bazzichi che mi ha fatto da chierichetto nella celebrazione, c’erano tante e tante persone e molta commozione anche per un decesso avvenuto così prematuramente.

Evidentemente non tutti quelli che si dichiarano santannini nelle cerimonie erano presenti!

Lei, caro Giuseppe, riesce a coinvolgermi quasi sempre. Spero di avere esaudito la Sua richiesta.

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Nella chiesa di San Rocco di Mulina un evento di risonanza internazionaleDSCN5050

di Paolo Verona,addì 19.7.2016

Stazzema_ Sabato 16 luglio nella Chiesa di San Rocco di Mulina di Stazzema si è tenuta la presentazione dell’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia 1943-1945, promossa dal Gruppo Labaro Martiri di Mulina di Stazzema, dall’Unità Pastorale Alta Versilia n° 2, dal Comune di Stazzema, dal Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna e dall’Associazione I Colombani di Terrinca. Prima della presentazione sono intervenuti Giuseppe Vezzoni per il Gruppo Labaro Martiri di Mulina, don Simone Binelli per l’Unità Pastorale Alta Versilia n° 2, Baldino Stagi per l’Associazione I Colombani, il superstite Enrico Pieri per l’Associazione Martiri di Sant’Anna, monsignor Danilo D’Angiolo e i sindaci di Stazzema, Maurizio Verona, e di Seravezza, Riccardo Tarabella. Hanno partecipato all’evento anche il consigliere comunale Lorenzoni, il responsabile dell’Ufficio Cultura del Comune di Stazzema Michele Morabito, Paolo Giannarelli, Loris Barsi, il cultore di storia locale Ezio Marcucci, un rappresentante dell’Anpi di Massa, l’on. Elena Cordoni e il sottoscritto.

Dopo gli interventi preliminari, il prof. Paolo Pezzino, già titolare di una cattedra all’Università di Pisa, ha presentato in anteprima la sua opera (che dovrebbe essere data alle stampe nel gennaio 2017) in qualità di direttore scientifico del progetto, frutto di un accordo tra Germania e Italia patrocinato dall’Anpi e dall’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (Insmli). Il prof. Pezzino ha parlato prima in generale del suo lavoro, poi si è soffermato ad analizzare alcune tavole statistiche riguardanti il numero delle stragi naziste e fasciste in Italia dal 1943 al 1945, la distribuzione delle stragi stesse nelle varie regioni, le diverse motivazioni, il numero delle vittime (oltre 23.000), suddivise in uomini, anziani, donne e bambini, ecc.

Un’opera assai meritoria, perché finora si erano esaminate soprattutto le singole stragi, ma mancava un quadro generale preciso e minuzioso come si prefigge di essere questo volume. Occorre anche constatare con piacere che il lavoro non è frutto solo di ricercatori italiani, ma anche della collaborazione di studiosi tedeschi, sì che esso acquista una dimensione internazionale. Ben vengano occasioni come questa per rinsaldare l’accordo e l’amicizia tra Germania e Italia, spesso messi in discussione da vicende anche recenti.

Un plauso va rivolto, oltre al direttore del progetto prof. Pezzino, anche a tutti coloro che hanno voluto con ferma determinazione che questa cerimonia si svolgesse nella Chiesa di San Rocco a Mulina di Stazzema, teatro il 12 agosto 1944 proprio di una delle stragi di cui tratta l’Atlante, quella di don Fiore Menguzzo e dei suoi familiari, rimasta per 47 anni nell’oblio.

Questa presentazione ci auguriamo che contribuisca, come si legge sulla lastra di marmo posta all’esterno della Chiesa, a «ricollocare la memoria dei Martiri di Mulina, facendone così ammenda riparatrice e monito di riflessione per il domani dell’uomo», seppure la macchia della lunga dimenticanza sia difficile a essere cancellata del tutto. A mio parere, non c’era dunque luogo migliore della Chiesa di San Rocco per ospitare questo evento.

A questo proposito, poche parole sulle critiche, anche se meriterebbero di essere ignorate, rivolte da alcune persone, che definirei come minimo “bigotte”, alla presentazione in un luogo di culto di un libro che parla di stragi. Dovremmo suggerire a questi signori di seguire con più attenzione l’insegnamento di papa Francesco, che certamente non avrebbe avuto nulla da ridire sulla presentazione del volume in un luogo di culto, tanto più che siamo nell’anno del Giubileo della Misericordia, sentimento questo che tutti dovrebbero condividere anche per le innumerevoli vittime delle stragi nazifasciste.

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Certe persone dovrebbero guardare a ben altrog.15.07.2016 Mai rinnegati i martiri di Mulina

Giuseppe Vezzoni,20.7.2016

Quanto scrivono mons. D’Angiolo e il prof. Paolo Verona ci sprona a puntualizzare, ma non come vorremmo per non mettere in difficoltà chi si adopera per comporre le divergenze, che “certe persone” dovrebbero guardare bene ad altre cose e non a fomentare la divisione laddove ve n’è già anche troppa. Dovrebbero finirla di lavorare alle spalle e storcere il naso sul fatto che nella chiesa di Mulina si tengano eventi come quello di sabato 16 luglio. Un evento che ha coronato una multitudine di iniziative che dall’11 agosto 1991 si sono tenute nella chiesa che fu della Medaglia d’Oro Don Fiore Menguzzo, luogo di martirio del 12 agosto 1944, mai chiusa ma sempre aperta per riaffermare la memoria. L’epigrafe del marmo del Cinquantenario è lapidaria sull’oblio patito dalle vittime del paese e sulla determinazione per riportarle nel novero del sacrificio locale e nazionale pagato alla follia omicida del nazifascismo. La memoria delle vittime di Mulina di Stazzema è stata osteggiata in tutte le maniere e solo pochi abitanti hanno sentito il dovere di onorarla e impegnarsi a valorizzarla, checchè ne obbietti la nota pubblicata su Il Tirreno di venerdì 15 luglio. L’ostilità è iniziata a serpeggiare dopo le elezioni amministrative del 1990 e poi si è conclamata prepotentemente nell’immediato post alluvione del 19 giugno 1996. La storia di questa triste vicenda che si è sovrapposta alla vergognosa dimenticanza durata 47 anni è stata scritta e fa parte del Dossier Martiri di Mulina di Stazzema. Un lavoro informatizzato la cui prima parte fu raccolta nel maggio 1999 in un corposo stampato di 115 fogli A4 (carattere Times New Roman,dimensione 12) che fu portato all’attenzione dei più alti livelli istituzionali e dell’Arcivescovado di Pisa. Da quel documento e da una lettera che fece seguito iniziò l’iter per il conferimento della medaglia d’oro a don Fiore Menguzzo.Ciocca DSCN5031Campo della Rimembranza DSCN5104

Postiamo due foto per commentare il comunicato con cui questi  abitanti di Mulina ( saremmo curiosi di conoscere i loro nomi per verificare se hanno contribuito alla realizzazione del Labaro e del monumento a don Menguzzo) annunciavano che avevano iniziato a pulire il Campo della Rimembranza per onorare la prossima commemorazione della strage. Sono estremamente significative le immagini con cui a Mulina si è pensato di onorare la presentazione del progetto internazionale l‘Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia 1943-1945 e il fatto, non certo secondario, che la presentazione del progetto fosse a cura del Direttore scientifico, prof. Paolo Pezzino.

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Mostra “Segni di luce dalla cometa Liudmila”.Gianfranco Pacini, Cometa

Da Lodovico Gierut,addì 19.7.2016

Forte dei Marmi_ Venerdì 22 luglio 2016, ad ore 21, si inaugura nel Salotto di Elisabetta Salvatori in via Francesco Carrara 243, Forte dei Marmi, la mostra personale del pittore Gianfranco Pacini “Segni di luce dalla cometa Liudmila”. Interverrà il critico d’arte e giornalista Lodovico Gierut. Ingresso libero.

Gianfranco Pacini nasce a Guamo di Lucca. Si dedica allo studio della storia dell’arte e al disegno sotto la guida dello scultore e incisore fiorentino Vitaliano De Angelis.

Momento significativo nella formazione dell’artista sono i viaggi nelle Americhe: soggiorna in Venezuela, Brasile e Argentina dove alterna la ricerca artistica con il lavoro della terra a fianco degli “ultimi”: i campesinos sin tierra.
“Lo stecco per rumare il colore è già pittura”, è tale l’affermazione-manifesto che lo caratterizza.

Lo spazio”, annota Lodovico Gierut che con altri ne ha seguito l’ier, ”ha un ruolo essenziale nella tematica affrontata e materializzata da Pacini. Si tratta di uno spazio che nella luminosità, come nelle ombre collocate sulla tela e sulla carta in maniera delicata, s’unisce ai silenzi lunghi delle distese acquee. Sono gli osservatori più preparati, come gli amanti d’arte autentici che sanno leggere le sue cose collocate “al confine tra il sogno e la realtà” ad apprezzare pienamente il suo fare”.

Vive e lavora a Rigoli PI in via A De Gasperi 3

gianfrancopacini@hotmail.it

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Domani al Palazzetto di Cardoso l’Amministrazione comunale di Stazzema incontra la popolazione in merito all’impianto da realizzare al Col del Cavallo

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Naturalmente 34 i Bruciatori di Stazzema

Da Roberto Natalini,addì 20.7.2016

Stazzema_ Domani , giovedi 21 luglio 2016  alle ore 21 presso il palazzo della cultura di Cardoso l’ amministrazione comunale di Stazzema incontra la cittadinanza per nuove e ulteriori informazioni  sull’impianto del Col del Cavallo. ho pensato di inviarvi una sintesi  informativa di quanto sta succedendo nella nostra vallata. Mi auguro che comprenderete l’importanza di essere presenti,potete anche condividere ai vostri contatti. Un saluto a tutti20160720_193716

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Presentazione del XVIII Numero di “Studi Versiliesi”

contenente il saggio di Enrico Lorenzetti (1935-2012)

Sabato 23 luglio-Parco di Villa Henraux

Seravezza_ Un leader del movimento operaio: Luigi Salvatori fra le due guerre al confino (1914-1946) che si terrà sabato 23 luglio 2016 alle ore 17:30 nel Parco di Villa Henraux a Seravezza (Via Marconi, 502).

Programma

Brevi saluti del Sindaco di Seravezza e del Direttore di “Versilia Storica”

Presentazione di Enrico Baldi

Intervento di Giovanni Cipollini

Tutti i presenti riceveranno in omaggio il libro ed una copia di “Actum Luce”, rivista ufficiale della sede centrale dell’Istituto Storico Lucchese

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Seravezza in Fermento 2016 (22-23 luglio)Progetto festa Birra 2016

Da Pro Loco di Seravezza, addì 20.7.2016

Seravezza_ Anche quest’anno torna “Seravezza in Fermento”, la festa della birra artigianale organizzata ogni anno dall’Associazione Turistica Pro Loco Seravezza. Durante questa edizione sarà nuovamente possibile gustare l’eccellente produzione del Birrificio del Forte, un’attività artigianale presente sul territorio versiliese dal 2010. Ad accompagnare il tutto hot dog, stinco con patate e gli immancabili tordelli seravezzini. Non mancheranno ovviamente musica e intrattenimento. Le due serate saranno animate dal giovane DJ seravezzino Alessandro Bazzichi, da Antonello DJ e dalla Scuola di ballo di gruppo di Camaiore Movimento e Divertimento. La kermesse seravezzina della birra si svolgerà venerdì 22 luglio e sabato 23 luglio, dalle ore 20.00, in piazza Carducci a Seravezza

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Pedalata odierna: Mulina, Iacco, Collepiano di Retignano, Pollaccia, bivio per Pian di Lago, Acquedotto Le Lame, Le Piane, Levigliani, Iacco, Mulina.DSCN5132 DSCN5134DSCN5143

Poco più di 30km, ma con mille metri di dislivello da mettere in conto. Insomma, un percorso breve ma tosto, con picchi di pendenze che toccano il 15%, come l’ultimo tratto che porta al bivio in località Le Lame, il tratto più duro sull’ascesa per Passo Croce.

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Sabato inaugurazione al Tonfano del Black Mamba

Pub-Birreria – Food

volantino-flyer copia

Tonfano_ Sabato 23 luglio, alle ore 18, sarà inaugurato in via Tremaiola il locale Black Mamba, Pub, Birreria e Food. Ci sarà un ricco buffet e la selezione della birre del locale. Il secondo girò si pagherà a metà prezzo.

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